Terrorismo: Parigi non intende rinunciare ad Euro 2016

Da Parigi Il premier Manuel Valls ribadisce che La Francia non ha alcuna intenzione di rinunciare all’organizzazione degli Europei di calcio, questi sono previsti in 10 città della Francia come si sa a partire da giugno 2016 e per un mese si affronteranno diverse squadre, il numero di quelle partecipanti è il più alto di sempre. La finale si terrà allo Stade de France di Saint-Denis, il 10 luglio. E’ in questo stadio che il 13 novembre 2015 tre kamikaze dell’isis hanno tentato di entrare per farsi saltare in aria in mezzo alla folla, Valls sostiene che rinunciare alle manifestazioni sportive e culturali, alle occasioni di festa collettiva equivarrebbe ad alzare bandiera bianca di fronte alla minaccia del terrorismo e della violenza, ma comunque gli Europei 2016 – e anche il Tour de France che si svolgerà a cavallo di questi partendo dal 2 per arrivare al al 24 luglio – sono per i francesi un incubo, visto che la Francia si trova e si sente sotto pressione da più di un anno. Il 2015 è stato un anno pessimo per la Francia a partire dal primo mese, nel gennaio 2015 lo ricordiamo ci fu la vicenda di Charlie Hebdo e quella all’ipermercato kasher.

Il premier francese pronuncia quindi le sue oparole davanti ad un paese sconvolto e perennemente all’erta che si ritrova costantemente in uno stato di allerta ed emergenza le cui forze dell’ordine, tutte, hanno il compito di essere presenti contemporaneamente su innumerevoli fronti, specie in vista di UEFA EURO 2016:

  1. la lotta al terrorismo
  2. la sorveglianza relativa ai siti potenzialmente a rischio
  3. il controllo di manifestazioni sindacali
  4. la vigilanza sui campi di rifugiati del Nord

In questo quadro il loro impegno deve ulteriormente accrescere e moltiplicarsi per la UEFA EURO 2016. La preoccupazione non è tanto relativa agli stadi che si prevede accoglieranno 2,5 milioni di persone, ma all’effettivo grado di sicurezza che riusciranno a garantire nelle fanzone ovvero quelle aree all’aperto dove le persone prima e dopo le partite potranno trovare ristoro, calcolando anche che agenzie private con la storia del terrorismo stanno facendo molti soldi. Ovviamente le misure da codice rosso consentiranno agibilità ai militari e alle forze dell’ordine, le persone coinvolte in questa azione collettiva di prevenzione e di difesa della popolazione francese e straniera (1,5 milioni di tifosi saranno di altri paesi)

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